L'identità e la Regina Rossa

Nel celebre romanzo di Lewis Carroll “Alice nel paese delle meraviglie”, la protagonista incontra un personaggio bellicoso e di potere: la Regina di Cuori (detta la Regina Rossa):
“Ora, in questo luogo, come puoi vedere, ci vuole tutta la velocità di cui si dispone se si vuole rimanere nello stesso posto; se si vuole andare da qualche altra parte, si deve correre almeno due volte più veloce di così!”
La singolare attività del correre della Regina è finalizzata solo al mantenimento della posizione.
Sul posto lei rimane, paradossalmente, solo se corre in modo molto veloce.
L’identità è tutto ciò che ci rende definibili e riconoscibili: possediamo un insieme di qualità o di caratteristiche che ci fanno essere ciò che siamo e, per questo, ci distinguiamo da tutti gli altri.
Spesso però pensiamo alla propria identità come a qualcosa di statico e invariante.
Ci riconosciamo solo se la nostra personalità rimane ferma e senza cambiamenti.
Come se l’identità sia, in fondo, rimanere sempre uguali a sé stessi.
Ma un pensiero alternativo a quello è stato chiaramente espresso dallo scrittore Raffaele La Capria: “Un’identità forte è una finestra sul mondo, capace di includere in sé anche le altre. Se è debole, invece, si limita a glorificare sé stessa, rinchiudendosi nei confini del localismo.”
Roberto Sforza