La paura

La paura

La paura è un’emozione primaria: è una reazione istintiva a qualcosa di minaccioso. È attivata da una percezione di un pericolo che provoca sempre una reazione organica: essa dispone verso una reazione diretta all’eliminazione dell’evento pericoloso, o semplicemente alla sottrazione al rischio di essere danneggiati. E, nei casi peggiori, causa un’immobilità completa, antica strategia evoluzionistica appresa inconsapevolmente.

Il punto di vista finora descritto riguarda però la paura vissuta come emozione. Come forma di sensibilità e partecipazione concreta ad una situazione potenzialmente dannosa. Come sensazione di un’urgenza temporale che richiede reazioni appropriate. Una risposta matura a ciò che è necessario compiere per salvaguardare sé stessi.

Ma più spesso la paura viene sperimentata come forma di umore costante, come forma di leggero sentimento ansioso che, purtroppo, prescinde dagli oggetti fobici. La paura dovrebbe sempre infatti essere rivolta verso oggetti specifici, e non vissuta come sensazione indefinita e confusa. La paura, in questa accezione, diviene un substrato emotivo di leggera preoccupazione e inquietudine, spesso preliminare a forme di ansie sempre più gravi.

Le componenti ed espressioni della paura sono molteplici: c’è sempre un aspetto cognitivo e rappresentativo, uno psico-fisico e uno comportamentale. E la forte correlazione tra di esse non chiarisce fino in fondo quale sia l’origine e la causa delle altre. “Piango perché sono triste, o sono triste perché piango?” si sarebbe detto con altre parole.

Eppure la paura è molto utile. Consente innanzitutto un adattamento, consapevole ed efficace, all’ambiente. Nasce insomma come adeguamento e attenzione verso l’esterno; soprattutto poi rivela quanto possa essere vaga e disordinata una funzione mentale poco studiata: la fantasia. La maggior parte delle paure deriva infatti da un uso inappropriato della fantasia, che liberamente vaga, associa e crea scenari. La paura fa parte dell’uomo: è la controparte della sua capacità, unica, di costruire mondi immaginari.

Fei yi: il pensiero che vola.

Roberto Sforza