Il cane lupo, il leone e il drago

Da un’antica storia cinese:
C’era un cane lupo addormentato.
Sentì un rumore e si chiese “Che cos’è un rumore?”
Vide una luce e si chiese “Che cos’è una luce?”
Vide un movimento e si chiese “Che cos’è un movimento?”
Questo cane lupo si destò lentamente, e poi si trasformò in un leone, poiché gli era venuta molta fame: avrebbe divorato tutto.
Successivamente si trasformò in un Drago… il Drago non ha fame, anche se si nutre di energia.
L’essere umano è come il cane lupo: nasce già con un po’ di fame.
E vuole sentire e percepire il mondo esterno a lui.
Ha fame di conoscenza, e spesso più mangia e più cresce la sua fame.
Se però diventa un leone la sua fame diventa esagerata.
Le percezioni ordinarie non gli bastano, e arricchisce quelle percezioni con le sue fantasie, e le rende realtà.
La fame del leone può diventare delirio, e spesso è solo un sintomo: di grande chiusura e solitudine.
Può tuttavia continuare le sue metamorfosi: e diventare così drago.
Un drago capace di misurare consapevolmente ciò che addossa sopra le sue percezioni.
La nostra realtà, ciò che viviamo, è a metà tra le nostre percezioni e la fame che abbiamo.
La nostra realtà è un incontro tra le nostre percezioni e la propria sovrascrittura su di esse.
La fame del lupo dovrebbe diventare il nutrimento del Drago e non la fame del leone.
“Possibile che ci capitano sempre le situazioni sbagliate?”
Può essere… ma può essere anche che su alcune situazioni, o su alcune persone, addossiamo la nostra fame da leone.
Roberto Sforza